Leggo con piacere che il professor De Mita (Enrico), docente presso l'Università Cattolica di Milano, ha pubblicato l'atteso articolo nel quale dichiara ai limiti della legittimità costituzionale la (fra le tante, aggiungo io) norma che prevede ai comuni la libertà di agire sulle addizionali comunali.
Il problema ovviamente non stà in questo, ma nel fatto che "la trasformazione delle deduzioni per carichi di famglia in detrazioni di imposta comporta l'applicazione di nuovi criteri per fissare la base imponibile delle addizionali stesse".
Ebbene nel corso dell'articolo viene esplicitata la illegittimità delle addizionali che prevedono parità di trattamento per situazioni contributive differenti, facendosi un baffo dei principi costituzionali della capacità contributiva e della eguaglianza.
Infatti nel caso di contribuenti con ad esempio tre famigliari a carico, le addizionali Irpef sono le stesse di un single. "A situazioni oggettivamente diverse di fatto viene applicato lo stesso trattamento".
Rimando ovviamente la lettura del testo integrale su IlSole24Ore del 20 febbraio 2007, "sistema iniquo e ai limiti della legittimità" in prima pagina.
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