Spesso mi viene chiesto come deve essere fisicamente esposto in fattura l'IVA il contributo Cassa Previdenza o INPS e la ritenuta acconto dei professionisti e lavoratori autonomi.
Qui voglio solo annotare un paio di casi:
1) lavoratore autonomo con contributo INPS del quale può chiedere rivalsa 4% al poprio cliente;
2) professionista con Cassa di Previdenza (2% o 4%; ma in questo esempio uso il 4% più frequente).
caso 1)
la fattura deve contenere rivalsa INPS 4%, IVA 20% e ritenuta acconto 20%.
Ovviamente si tenga presente che per addebitare il contributo INPS il contribuente deve eesersi già iscritto alla gestione separata INPS. La rivalsa dà diritto ad incassare il 4% del fatturato. Poi i contribuente verserà nel modello Unico quanto dovuto in base al quadro RR, dove il conteggio avviene sul reddito netto (il 18,20% fino a euro 39.297 e 19,20% da 39.297 a 85.478 -oltre nulla é dovuto)
La bozza della fattura sarebbe (con INPS):
compenso: 1.000+
rivalsa 4%: 40+
IVA su 1.040 (imponibile): 208+
totale fattura: 1.248=
- ritenuta 20% su 1.040: 208-
totale netto a pagare: 1.000.//
caso 2)
questa invece la fattura con cassa Previdenziale (NON INPS):
compenso: 1.000+
rivalsa 4%: 40+
IVA su 1.040 (imponibile): 208+
totale fattura: 1.248=
- ritenuta 20% su 1.000: 200-
totale netto a pagare: 1.048.//
Infine: la differenza fra i due tipi di contributo é che la ritenuta d'acconto é da calcolare sul 4% se il contributo é INPS; altrimenti la ritenuta non si liquida sul contributo dovuto alle Casse di Previdenza non INPS.
Nessun commento:
Posta un commento