Penso che il mio post di qualche giorno fa in materia di commercio internet ebay da fastidio al fisco americano abbia posto a parecchie persone la "pulce nell'orecchio" in materia di commercio sotto forma di privati e non sotto forma di impresa.
Deduco questo - con ovvia soddisfazione personale - tenendo sott'occhio quotidianamente le visite a questo blog.
Penso quindi sia rilevante aggiungere a prova dell'illegalità di esercitare commercio "privato" la sentenza della Cassazione dell'ultimo dicembre scorso.
La sentenza n. 27208 del 20.12.2006 parla infatti di "presunzione di esercizio del commercio" per un soggetto che acquistava "grandi" quantitativi di beni senza essere titolare di Partita IVA ed é stato accertato in capo a lui dall'Agenzia Entrate una attribuzione di attività d'impresa per la sola operazione di aver acqsuitato all'asta mobili d'antiquariato che poi ha provveduto a rivendere a terzi.
Il contribuente (o meglio, il soggetto) non avendo dichiarato alcunché al fisco si é visto recapitare accertamento ai fini IVA e redditi perchè ritenuta rilevante l'attività d'impresa da lui svolta rispetto a qualsiasi attività occasionale, non organizzata e non professionale che svolgerebbe un "privato" (che acquisterebbe beni e servizi per il proprio consumo e bisogno ed eventualmente rivenderebbe successivamente, dopo aver soddisfatto le proprie necessità).
Inutile aggiungere il finale della sentenza Cassazione: il ricorso l'ha perso il contribuente.
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