Leggo da IlSole24Ore di oggi 31 gennaio, pagg. 3-4, che le entrate tributarie nelle casse dello Stato sono aumentate più del 10% fra il 2006 e il 2005, raggiungendo quasi quota 400miliardi di euro.
Ministro Padoa-Schioppa e Viceministro Visco e si complimentano fra loro per l'operato del Governo e delle sue manovre fiscali. Da parte mia ricordo la Manovra "d'estate", quella "d'autunno" e la Finanziaria in stagione invernale che fra dettami e contraddizioni hanno portato molti contribuenti a nausearsi di correre dietro alle novità in materia tributaria, in attesa che il "corpus iuris" venga riscritto.
Allora quali sono i motivi delle maggiori entrate?
Nell'articolo a firma Gazzini, della citata testata, leggo quattro ragioni cardine:
-la crescita economica: aumenta il PIL, aumenta la base imponibile e quindi aumentano le imposte.
- le imposte "una tantum" (che da sole forniscono almeno il 9% d'incremento sul 2005) e derivano da gestione del Governo precedente a quello attuale che per imposte 2005 incassate nel 2006 dai soggetti IRE, rimborsi di buoni postali, e imposte sulle assicurazioni, ha permesso nel 2006 di incassare circa 8miliardi di euro.
- una migliore "tax compliance". Vale a dire che quasi 15miliardi di euro di maggiori imposte il fisco non se li sa spiegare e le giustifica come motivazioni intrinseche al contribuente che "volontariamente" si porta ad adempiere ai propri doveri di cittadino, evitando le elusioni che il fisco ritiene fossero più frequenti fino all'anno scorso.
- altri dettagli: gli evasori che spontaneamente visto il "regime" fiscale introdotto "hanno cominciato a mettersi a posto" (parole di Visco).
Io mi permetto solo di aggiungere che molti imprenditori, viste le modifiche a quasi tutto l'ordinamento tributario, gettate fra decreti e decretini, hanno portato molta confusione sia fra loro che fra i loro consulenti, correndo il rischio di rendere inaffidabili, confuse e caotiche le norme di riferimento a cui dobbiamo attingere.
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